Noi che il tempo lo diveriamo senza gustarlo. Ecco il 2014 che dovete assaporare.

02.01.2014 20:59

Quello che leggerete è più un "blog di qualcuno che vi parla come se avesse un blog di Splinder o simili", quindi non è un articolo. Vedetelo più come una conversazione.

 

30 secondi prima della mezzanotte ero a pisciare in bagno, mentre una Pall Mall spezzata galleggiava nell’acqua del water.
Ecco come si può riassumere il finale di un 2013 quasi anacronistico.
Perché è fuori dal tempo pensare di poter passare un anno simile.
Per suggellare queste ore io e un mio amico abbiamo fatto un patto: riprendendo una famosa scena di “The Big Bang Theory”, ci siamo promessi che se uno dei due avesse inventato la macchina del tempo, sarebbe tornato indietro nel tempo a quel preciso istante, quello del patto.
Allora improvvisamente ci siamo guardati, spauriti, intorno, in attesa che qualcuno venisse a fermarci o ci facesse rendere conto che qualcosa non doveva essere al posto giusto. Ma, con somma delusione e con un’apprensione abbastanza presente e pressante, non abbiamo notato nulla.
Questo però allo stesso tempo ha praticamente aperto la nostra mente a futuri paralleli e multiversi agibili, in cui noi, tornando indietro a quel momento esatto, avremmo impedito qualcosa che avrebbe cambiato il resto della nostra ‘linea temporale’.
Inoltre, pochi istanti dopo, la nostra mente ci ha giocato un brutto scherzo: ha destato non pochi sospetti un’improvvisa caduta di un vaso senza un ipotetico colpevole, tant’è che siamo scattati in piedi rincorrendo quel rumore imprevisto, viaggiando letteralmente  con l’immaginazione.
Infine ho accantonato l’idea per una semplice motivazione: non credo sarei mai tornato indietro a quel momento, a questo momento, a questo primo giorno del 2014, se non per motivi non inerenti al luogo e alle persone che sto frequentando in questo momento.
Chi cazzo me lo farebbe fare di tornare a vivere uno degli anni più tristi della mia vita semplicemente perché ho fatto un patto con un amico? Quell’amico che molto probabilmente un giorno potrebbe fottermi allegramente senza alcun rimorso? E allo stesso tempo, non proverei a tornare ad un momento diverso, ad un episodio fondamentale e culminante della mia vita, magari, cambiandolo?

 

No, in effetti, come dicono in Watchmen, “più il tempo passerà, più il passato, per quanto oscuro, ti sembrerà più luminoso del futuro”. Penso che mi piacerebbe semplicemente osservare come potevo vivere certe cose, come in realtà avrei dovuto agire o come, veramente le cose, visto da un punto di vista esterno, erano realmente, senza le contaminazioni del mio pessimo orgoglio.


Magari avrei chiesto scusa più spesso.

 

Quindi questo post ha l’utilità di fare una cosa che non riuscirei mai a fare a voce con tutte quelle persone che non vedo e non sento più: vi chiedo scusa.
Ma non è uno ‘scusa’ di comodità. E’ uno scusa sentito.
Perché principalmente non esistono problemi, ma solo ed esclusivamente soluzioni.
Viviamo una vita in media di 100 anni. E vorrei viverla dignitosamente, con meno conflitti possibili.
Ed è quello che consiglio anche a voi, nel modo più caloroso ed affettuoso.
Non portate rancore , non odiate. Non c’è tempo.
Sono capace di farmi carico di colpe che non ho, se necessario.
Ma abbiamo poco tempo.

Buon 2014 a tutti. C’è poco da fare.